Hari Om.
Il secondo yama è SATYA significa praticare VERITA’ avere un comportamento libero dall’ipocrisia sia verso gli altri che verso se stessi. Quindi riconoscere i propri limiti, i propri difetti ed assumersi la responsabilità delle proprie azioni.
Viviamo in un mondo dove bisogna essere perfetti, non avere limiti….. Ma sono anche i nostri difetti ed i nostri limiti a definirci. Siamo pronti a riconoscerli negli altri ma non in noi stessi. Difetti e limiti secondo chi? Secondo il nostro criterio, ma siamo sicuri che il nostro criterio sia universale?
E’ giusto riconoscerli e convivere con essi e trasformarli addirittura in qualità. Il percorso è lungo e non facile, ma un primo passo è riconoscerli e capire come convivere positivamente con essi.
Praticare verità, però, non significa dire la verità a tutti i costi perché potrebbe far soffrire chi la apprende. Questo non significa che possiamo mentire, ma avere abilità e delicatezza nel dire una verità.
Om Tat Sat
Cinzia.
Carla (mercoledì, 18 marzo 2020 14:20)
in un mondo in cui anche le rughe sono difetti, andare controcorrente, riconoscere ed accettare i nostri difetti sono due pratiche che solo pochi sanno fare,
"pochi ma buoni " ! analizzare i nostri difetti e scoprirne qualcuno che ci piace e qualcuno da modificare solo dopo averlo accettato, vale la pena provarci.
Carmen (mercoledì, 18 marzo 2020 12:00)
Satya...
verità' con noi stessi e con il mondo intorno a noi.
Potremmo creare una realtà di pace e gioia per tutti gli esseri viventi.
Grazie Cinzia di questo breve messaggio
Carmen