Hari Om,
Oggi vediamo gli ultimi due niyama.
il quarto niyama è SWADHYAYA = INTROSPEZIONE
Costituisce il primo passo per il cambiamento verso la ricerca spirituale. Solo conoscendosi sempre più a fondo e con onestà, si possono porre le basi per il miglioramento e la realizzazione.
Il quinto niyama è ISHWARA PRANIDHANA = ABBANDONO ALLA VOLONTA’ DIVINA
Attraverso la pratica dell’abbandono si diventa consapevoli dei propri limiti, dando fine alla resistenza ad opporsi ad eventi inevitabili. Contemporaneamente si sviluppa la capacità di adattarsi nel modo migliore ai mutamenti della vita. Non va intesa però come passività, ma l’accettare le forze della vita come qualcosa di superiore a quelle personali e pertanto il non poter decidere, ma soprattutto controllare gli eventi.
Quest’ultimo niyama è più che mai attuale. Siamo sicuri che l’andare a scoprire quando si è sviluppato il virus, come e perché ci aiuti a superare il momento? Sicuramente è utile per quelle persone impegnate nella ricerca e creazione di un vaccino, ma agli altri? Non è che forse contribuisce solo ad aumentare le paure, le incertezze? Mai più che ora, credo che sia necessario avere, trovare, creare messaggi e pensieri positivi. Non per vivere su una nuvoletta e scendere quando tutto sarà finito, ma per avere il giusto Aparigraha (non attaccamento, distacco). Vi ricordate? Solo praticando Aparigraha saremo in grado di valutare qualsiasi cosa nella sua interezza. Provate ad immaginare di avere davanti a voi il vostro quadro preferito, la vostra foto preferita. Con il naso attaccato ad esso/a cosa riusciamo a vedere? Solo una miscela di colori tutta sfuocata. Solo alla giusta distanza, saremo in grado di godere di tutte le sfumature di colore, dei contorni ed anche dei piccoli particolari.
Questo niyama, come tutti gli yama ed i niyama, non va però praticato solo in questo difficile momento. Dovrà essere praticato tutti i giorni!!! Sono i piccoli gesti di tutti i giorni che fanno la differenza!!!
Om Tat Sat
Cinzia.
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