PLASTICA SI', PLASTICA NO?

L'invenzione della plastica è stata innegabilmente una grande invenzione.

Poi però nel tempo, si è arrivati alla plastica soprattutto monouso, e da lì è scaturito uno dei più grossi problemi ambientali dei nostri tempi.

"Ma io faccio la raccolta differenziata!!!!" Qualcuno potrebbe pensare. Sicuramente fare la raccolta differenziata é un grande impegno e dovere che ogni cittadino deve intraprendere. Chi fa la raccolta differenziata coscenziosamente, si rende conto che ormai quasi tutti i prodotti sono confezionati con la plastica ed il packaging é formato anche da più di una confezione.

Ma siamo davvero sicuri che tutta la plastica venga riciclata? Purtroppo no. Sapevate che solo circa il 20% della plastica può essere riciclata? E poi siamo anche sicuri che non sia dannosa anche per noi?

Nei prossimi giorni vedremo insieme i principali simboli, per riconoscerla.

Quindi secondo voi la soluzione qual'é? Fare sempre scelte consapevoli. Cercare di ridurre al minimo la plastica. Lo so non é facile. Io stessa dopo circa tre anni sto ancora combattendo con me stessa, quando a volte vedo un prodotto che mi serve e mi interessa ma ha la confezione di plastica. E quindi mi domando lo compro? Sono sicura che non ci sono alternative? E anche qui se acquistate tramite gruppi virtuosi (esistono anche aziende virtuose), la plastica non ci sarà quasi mai, a parte in piccoli casi.

Ancora una volta il cambiamento deve venire da noi, dal consumatore.

Io ho iniziato coi prodotti del supermercato che vengono proposti in forma di ricarica e quindi con un packaging minimo. Penso ad esempio ai detersivi per i pavimenti ed altro. In queso modo possiamo riutilizzare le varie confezioni di plastica che abbiamo in casa, senza crearne altra da dover smaltire. Ormai anche tanti negozi vendono i prodotti alla spina, e quindi ci si può recare in questi punti per fare rifornimento con le confezioni che ci portiamo da casa.

Lo smaltimento della plastica, comporta anche ingenti costi per i comuni e di conseguenza per le tasche di tutti i cittadini.

Alcuni comuni hanno iniziato qualche anno fa a premiare i cittadini più virtuosi, che non creano il cosiddetto "umido", perché hanno un loro compost. Questo si traduce in una riduzione della tasse sui rifiuti. So che altri, ancora in fase di discussione, stanno pensando anche di premiare chi produce meno plastica. E allora perché non iniziare subito a fare scelte più consapevoli?

Anche chi fa la raccolta differenziata, quindi, non deve sentirsi esente da questo discorso. Bisogna cercare di creare meno rifiuti di plastica possibili. E se si vuole, l'alternatica c'é!!!!

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