In momenti difficili quando sentiamo che tutto e tutti sono contro di noi, siamo ancora in contatto con il tutto. Solo il fatto di respirare ci mette in unione con esso. E ovviamente non possiamo fare a meno di respirare. Sentirsi in competizione con il mondo esterno, significa essere sopraffatto per piccole cose. E le piccole cose tra la vita e la morte possono essere: la perdita del lavoro, la perdita di un affetto. Perché piccole cose? La maggior parte di voi penserà: ma queste sono cose importanti!!! Ma se ci pensate bene veniamo al mondo con nulla e moriamo con nulla. Bisogna imparare a non farsi sopraffare dalle proprie emozioni, positive e negative che siano. Bisogna imparare a vivere bene nel presente e la vita che stiamo vivendo.
Dobbiamo chiederci: quando imparerò a come gestire le mie emozioni? Il mio pensiero? Il mio corpo? Sono domande da porsi adesso e da non rimandare. Solo quando impareremo a rispondere a queste domande, allora inizieremo a vivere una vita sensata.
Noi come essere umani abbiamo due bellissime facoltà: la memoria , che rende ricca la nostra vita, ed un grande senso di immaginazione. Ma sono anche la cause delle nostre sofferenze. Nella vita arrivano molti problemi. Più problemi ci sono, più stiamo conducendo una vita attiva. Se non succede nulla, abbiamo l’impressione che non stiamo vivendo. Nella vita non siamo noi il problema. Qualsiasi sia il problema, bisogna fare del nostro meglio per risolverlo. Ma non siamo noi ad essere il problema.