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SIAMO ANDATI COSì TANTO AVANTI IN QUESTI ANNI CHE ORA DOBBIAMO FERMARCI PER CONSENTIRE ALLE NOSTRE ANIME DI RAGGIUNGERCI

Ho letto questa frase ieri ed ho quindi pensato di condividerla per rifletterci insieme.

 

Viviamo ormai in una società in cui si da importanza all’apparenza, all’appagamento veloce, al tutto e subito. E poi per cosa? Per poter muoversi velocemente verso l’obbiettivo successivo.

Ovviamente l’appagamento è personale, quindi ciascuno di noi ne avrà uno. Ma quello su cui dovremmo riflettere è se quell’obbiettivo ci trasmette qualcosa di più duraturo oltre che ad una gioia, ad un piacere momentaneo.

 

Quindi ad esempio, se si prova soddisfazione, appagamento dal proprio lavoro va benissimo. L’importante è che si sia davvero soddisfatti.

Cosa intendo? Che qualsiasi difficoltà si incontra durante il percorso la si supera, senza lamentarsi o desiderare altro. Perché se qualcosa è davvero appagante non importa quanto sia difficile, faticoso, ma importa continuare a crederci.

Se qualcosa ci appaga, infatti, veramente si può superare tutto.

 

Ma allora come si fa a distinguere e scegliere ciò che è davvero giusto per noi? Bisogna ascoltarsi.

E quindi di cosa abbiamo veramente bisogno? Di tempo, di silenzio, di distacco, di riflessione. Tutti ingredienti utili per riconnetterci con noi stessi. Ingredienti che sono in contrasto con quello che è per molti di noi la vita odierna.

 

Ora vi domanderete: ma allora come si può rallentare, distaccarsi? Bisogna imparare ed iniziare ad ascoltarsi. A piccoli passi. Come ho già scritto in altre pillole, bisogna fare un passo alla volta. Il pensare, pretendere che tutto arrivi per magia è anch’esso una forma di disconnessione dalla propria anima.

E’ un lavoro continuo che va portato avanti quotidianamente. Se si vuole davvero riconnettersi al proprio sé, bisogna trovare il tempo. Il primo passo è quello più difficile, ma pian piano tutto arriva.

 

Quando poi ci si ascolta, si incontrano altri tipi di difficoltà. Si inizia infatti a capire, percepire che è necessario un vero cambiamento. Bisogna quindi mettere in discussione alcuni aspetti della propria vita, o magari anche tutti. Mettersi in discussione spaventa, perché come sempre si sa quello che si lascia ma non si sa quello a cui si va incontro. La mente ci guida verso certezze, la nostra anima verso ciò che ci fa stare bene. Ma quelle che consideriamo certezze, non sono forse una scusa per lamentarsi della situazione che si sta vivendo e che non ci fa stare bene, piuttosto che rimboccarsi le maniche e trovare delle alternative?

 

 

Un obbiettivo per il 2022? Riconnettersi con la propria anima

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