Ieri ho ascoltato un intervento di Daniel Lumera (che consiglio a tutti di seguire) dal titolo “Un nuovo inizio: il senso di se stessi ed una sfida di consapevolezza speciale”.
Si riferisce all’inizio del 2022 come occasione per un nuovo inizio. Con l’inizio di un nuovo anno è più semplice darsi dei buoni propositi ed iniziare nuovi percorsi. In realtà è più uno schema mentale a cui ci aggrappiamo per sentirci motivati. Io stessa ho aspettato l’inizio del 2022 per decidere finalmente di consultare una nutrizionista ed iniziare un nuovo piano alimentare. In questi ultimi due anni, le varie restrizioni ed il lavoro da casa hanno contribuito al mio aumento di peso. Inizialmente è stato anche bello poter dedicare maggiore del tempo alla cucina ed ai pasti, ma poi mi sono lasciata andare ed il mio amore per il cibo ha preso il sopravvento.
Io adoro mangiare, come penso tanti di voi. Ma siamo sicuri di mangiare quanto necessario?
Ormai siamo abituati a cibarci e non nutrirci. Nutrirsi, significa, alimentarsi ascoltando il proprio corpo. Quindi mangiando quanto e cosa abbiamo realmente bisogno. Ma per alimentarsi bisogna prendere piena consapevolezza del proprio corpo, cioè ascoltarlo veramente.
Parlando di alimentazione, è necessario anche pensare non solo a quella fisica ma anche a quella emozionale. Bisogna diventare consapevoli non solo del proprio corpo, ma anche delle proprie emozioni.
Chiaramente l’argomento è molto complesso e va affrontato col giusto approccio, specialmente dedicando il tempo richiesto ed armandosi di pazienza.
Parlando di alimentazione emozionale, quindi è necessario un approccio consapevole. Ma come possiamo applicarlo nella vita di tutti i giorni? Ponendoci le seguenti domande:
- Perché?
Perché sta accadendo questo?
- Perché sto reagendo in questo modo? Perché devo scegliere?
Riconoscere le proprie reazioni e capire che effetto hanno su di noi. Capire le motivazioni che ci hanno portati alla scelta
- Cosa sto scegliendo?
Sono consapevole di cosa?
- Come sto scegliendo?
Sto scegliendo col giusto approccio o mi sto facendo influenzare dalla situazione?
- Chi sceglie?
Che parte di me sta scegliendo? L’io emotivo? L’io razionale? L’io consapevole?
Queste domande dovremmo porcele tutti i giorni, per poter dire di vivere davvero la propria vita e non lasciarla passare passivamente. Analizzare gli eventi della giornata, ed affrontarli attraverso queste domande. Non dobbiamo trovare delle scuse, delle scorciatoie. Ricordiamoci che nonostante gli eventi esterni, le scelte sono nostre e quindi anche il non scegliere, il subire è in sé una scelta.
Si può iniziare il percorso ponendosi le domande ad evento accaduto.
Col tempo le stesse domande arriveranno spontanee e le nostre risposte saranno sincere, autentiche tanto da poter dire di vivere davvero la propria vita.