Il respiro è così fondamentale per la nostra esistenza che lo diamo per scontato. In questi ultimi due anni, poi, ci siamo resi conto che senza il respiro non possiamo appunto esistere.
Il respiro non è solo un' esigenza vitale ma è anche PRANA ovvero energia vitale. Rappresenta uno dei nostri 5 corpi che sono: il corpo materiale, il corpo mentale, l’energia vitale (il respiro), il corpo psichico ed il corpo trascendentale. Fin quando continueremo a pensare di essere solo materia, non riusciremo mai a sviluppare a pieno tutte le nostre capacità e prenderci davvero cura di noi stessi.
Ci sono diverse tecniche di respirazione, che attraverso la pratica portano tantissimi benefici: si riducono le patologie respiratorie, si stimolano i nervi spinali, aumentano le difese immunitarie, si apporta più ossigeno nel nostro corpo e quindi lo si purifica, aiuta a combattere l’insonnia, si diventa più reattivi, porta all’auto introspezione. Quindi perché non imparare a respirare correttamente e consapevolmente?
La respirazione corretta è quella addominale, non toracica o clavicolare, anche se purtroppo molti di noi respirano solo a livello toracico o peggio ancora a livello apicale.
Io stessa quando iniziai a praticare yoga, circa 7 anni fa, mi resi conto che respiravo attraverso il mio torace. Questa respirazione porta a non riuscire ad utilizzare completamente la capacità dei propri polmoni e quindi avere un respiro più corto e affannoso. La respirazione clavicolare porta invece a vivere la sensazione di mancanza d’aria proprio perché il respiro risulta cortissimo ed a livello della gola.
Respirando invece attraverso l’addome si attiva il diaframma che grazie alla sua contrazione (in fase di inspirazione) ed al suo rilassamento (in fase di espirazione) massaggia e stimola le viscere addominali, stimolando quindi l’assimilazione, la digestione, la secrezione.
Il respiro è costituito da quattro fasi: inspirazione, trattenimento a polmoni pieni, espirazione e trattenimento a polmoni vuoti. I trattenimenti sono tanto importanti quanto l’inspiro e l’espiro. L’inspiro serve a riempire completamente i nostri polmoni, l’espiro a svuotarli completamente. Il trattenimento a pieno fa si che il prana si diffonda ai nostri centri energetici (i chakra), il trattenimento a vuoto permette che il prana raggiunga i nostri centri energetici più periferici.
Chi ha sperimentato o sperimenta esercizi di respirazione quotidianamente, sa che la pratica aiuta col tempo anche ad avere una maggiore lucidità e chiarezza mentale. Impariamo anche ad agganciarci al nostro respiro nei momenti in cui siamo stimolati da situazioni di stress.
Chiaramente non è una formula magica, per cui basta respirare per non stressarsi. Io stessa ancora oggi faccio fatica a non farmi coinvolgere dalle situazioni esterne. Il primo passo dovrà essere quello di divenire consapevoli delle situazioni esterne che si presentano quotidianamente e poi cercare di non farsi coinvolgere attraverso appunto il nostro respiro.
Un esercizio semplicissimo che vi propongo è respirare attraverso l’addome per circa 20 volte. Potete eseguire la respirazione nella posizione di meditazione, seduti su una sedia coi pieni ben appoggiati a terra e la schiena dritta distaccata dallo schienale, oppure anche da sdraiati sul un tappetino. E’ necessario utilizzare le narici (quindi non dalla bocca a meno che non sia indicato) per poter ampliare la propria capacità polmonare e rendere il nostro respiro efficace.
Quando inspirate immaginate che della luce bianca entra in voi attraverso le vostre narici, quando espirate una luce grigia abbandona il vostro corpo. Immaginate di inspirare energia, luce, positività ed espirare rabbia, tensioni, negatività.
Provate a farlo sia la mattina appena svegli, prima di fare qualsiasi cosa, sia la sera prima di andare a dormire.
Se riuscite ad eseguirlo tutti i giorni, ovviamente il lavoro sarà più efficace. E pian piano diventerete consapevoli del vostro respiro e dei fantastici effetti benefici che porta.
Buona pratica!!!!