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MENTE. UN ORGANO SPESSO SOTTOVALUTATO.

Secondo alcune tradizioni orientali la mente è un organo sottile, quindi che non ha fisicità. Essa infatti non muore col corpo fisico, ma si sposta da un involucro all’altro (da un corpo all’altro).

La sua funzione è di registrare impressioni, idee, ricordi e dopo la morte fisica di creare i contesti per una nuova rinascita. Proprio per questo ci sono delle tendenze innate, che derivano sicuramente da vite precedentemente vissute.

 

Indipendentemente che si creda o meno nella reincarnazione, è necessario divenire consapevoli che la nostra mente sia il fattore più inquinante che esista. Essa, infatti, influenza emozioni, funzioni vitali fino ad arrivare al nostro DNA. Utilizza un altissimo quantitativo di energia per spiegare il perché della vita, portandoci poi a dimenticare di viverla davvero.

 

Vi sono due tipologie di mente:

 

   1.      La mente inconsapevole

    Quella mente cioè reattiva, ma che appunto reagisce in base al passato ed al futuro.

    È una mente che giudica, che divide

 

   2.      La mente consapevole

    Quella creativa, che si nutre di silenzio, di ascolto, di gratitudine

    È una mente pura.

 

Il lavoro che andrebbe fatto su noi stessi è quindi di riuscire a distinguere quelle idee che ci danno davvero libertà, da quelle che ci permettono di esprimere una caratteristica specifica ma che in realtà si trasformano in blocchi, ostacoli quando trasformiamo la caratteristica stessa nell’unica realtà possibile.

 

È possibile passare da una mente inconsapevole ad una consapevole. Il lavoro è difficile, impegnativo. Ma attraverso l’ascolto, la meditazione, il respiro siamo in grado di attivarla e col tempo di far sì che faccia parte della nostra vita, lasciando sempre meno spazio a quella inconsapevole.

 

“Dalla radice delle nostre idee, creiamo pensieri, da questi creiamo emozioni, da queste scelte, decisioni, relazioni, da queste forgiamo il comportamento e dal comportamento il carattere. È così che creiamo il nostro destino. Cambiamo il nostro pensiero e cambierà il nostro destino”  Swami Shivananda.

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